Terremoto Santoro

la vignetta incriminata - fonte http://www.vauro.net/ -

la vignetta incriminata - fonte http://www.vauro.net/ -

Ogni volta che succede qualcosa di grave Santoro ci finisce in mezzo. Questa volta sotto le macerie c’è rimasto Vauro. Seguo Annozero, quindi mi è capitato di vedere la puntata in questione. Fatta eccezione magari per la formula con cui il programma si svolge – santoriana, piace o meno, ma questo è un altro discorso – non mi pare vi sia stato nulla di scandaloso. Chi fa quel mestiere nel bene o nel male non deve guardare in faccia a nessuno. Mi pare, da quel che ho visto, anche confrontandolo con altri programmi andati in onda sullo stesso argomento e ben prima e ben più a caldo di Annozero, che qui l’unica differenza stia nelle domande che hanno cercato di porsi. E queste non debbono piacere per forza. Non è quello il loro scopo. In ore di programmazione ho assistito a scene in cui i giornalisti o sedicenti tali cercavano la storia strappa lacrime da sbattere in onda. E chi sene frega. Lo so anche io che dopo un evento del genere la gente soffre, e forse sarebbe meglio lasciarla in pace. Senza bisogno che l’inviato buonista di turno me lo faccia presente. Quello che invece mi aspetto è perché e per come. Domandine semplici che quasi nessuno si è posto. Ad Annozero hanno cercato di farlo, nel tempo e nel luogo a loro disposizione. E quindi dove hanno sbagliato? Non è forse il loro lavoro infilare il dito nella piaga, anche se questo risulta scomodo, al fine di capire alcune cose? Poi ognuno si farà la propria idea. Ma questo è un altro discorso. Vespa accusa Santoro, ma la sua trasmissione ha riempito solo il palinsesto di retorica senza smuovere un alito. Non si può dire alla gente quello che la gente vorrebbe sentirsi dire o vedere. Quello è il cinema, non l’informazione. Non si mette in dubbio l’operato dei soccorritori, ci si chiede se poteva esser fatto qualcos’altro. Che è diverso e che può, scusatemi, risultare anche lecito. Come non sento messa in discussione la solidarietà degli Italiani. Si è detto che questo non deve essere il tempo della polemica, che però non deve suonare come “non deve essere il tempo delle domande anche scomode”. Come ho già detto poi Santoro, il suo modo di porsi e l’impostazione della trasmissione possono piacere o meno, c’è il telecomando.  E poi piaccia o meno esiste la libertà d’opinione, d’espressione in Italia. Son sempre “tutti” pronti a dirlo e a sottoscriverlo. O no? Infine parentesi sulle vignette di Vauro, che non mi sono parse offensive. Avevano solo un difetto. Accusare gli eventuali responsabili. Poi fate voi.

Altre voci sulla sospensione di Vauro

8 thoughts on “Terremoto Santoro

  1. Io condivido in pieno, non fare polemiche non significa mica non indagare il perchè son successe certe cose, anzi dovrebbe essere il contrario per fare in modo che non capiti più.

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