Per un pugno di mobili e scatta la querela. E la libertà d’espressione?

Tramite il blog di Maxime vengo a conoscenza della disavventura di Sergio Sarnari che sul suo blog espone semplicemente gli eventi che hanno composto la sua vicenda con un mobilificio, esprimendo poi un proprio giudizio personale. Nulla di male, niente di strano risponderanno in molti, dopo tutto a ognuno di noi, se si trova a doversela vedere con un disservizio o una mancanza di competenza, viene naturale esprimere un giudizio personale. E non dovrebbe esserci nulla di male né niente di strano nel fare questa cosa usando il blog. Io stesso mi sono trovato più di una volta a scrivere post in cui raccontavo delle tragiche esperienze con Telecom e Fastweb, ad esempio. Ma in questo caso la cosa non è stata vista di buon occhio dalla società che ha pensato di lasciare il seguente commento al post che parlava di quei fatti:

Scrivo la presente in qualità di amministratore della Mosaico – Sistemi di Arredamento s.r.l.
Mi preme preavvertire che ritenendo il presente blog di carattere indiscutibilmente diffamatorio, ho presentato in data 14.05.2008 – per conto della società che rappresento – sia una querela alla Procura della Repubblica di Ancona nei confronti del sig. Sarnari, creatore dello stesso blog, sia un ricorso d’urgenza finalizzato alla richiesta di risarcimento danni nei confronti dello stesso Sig. Sarnari per un importo non inferiore a 400.000,00 euro, con fissazione della prima udienza per il 18.06 p.v.
Il procedimento civile per il risarcimento dei danni nei confronti del Sig. Sarnari per il risarcimento dei danni nella misura suindicata, o in quella maggiore che la prosecuzione temporale del blog comporterà, procederà poi il suo corso.
Consiglio a coloro che hanno intenzione di inserire sul presente blog notizie non veritiere e/o diffamatorie sulla società da me rappresentata di valutare l’opportunità di tale comportamento, rappresentando che le azioni giudiziarie sin d’ora promosse nei confronti del sig. Sarnari saranno estese a quanti concorreranno a tale fattispecie criminosa e/o civilmente illecita.
Con i migliori saluti.
Rossetti Andrea

Ovviamente mi aggrego alla solidarietà già dimostrata da altri nella rete. Leggendo in giro mi par di capire che non sia il primo caso, e temo non sarà nemmeno l’ultimo.
La libertà di espressione è sempre vacillante qui in Italia, anche sul web! Rilanciate gente, rilanciate!
E ovviamente, come tutti gli altri, lascio anche io che Google faccia il suo lavoro!

13 thoughts on “Per un pugno di mobili e scatta la querela. E la libertà d’espressione?

  1. Pingback: Vergogna | Disconnesso

  2. Purtroppo la legge italiana permette alla società di farlo….il blog dal momento che è pubblico non è più un diaro personale e qualsiasi cosa si scrive bisogna risponderne…..se io venissi qui a insultarti o minacciarti potrei essere tranquillamente denunciato

  3. cernobil scusa ma resta comunque un diario, è una cosa personale e comunque è uno sfogo…vabè lasciamo stare purtroppo noi non ci possiamo fare più di tanto, solidarietà comunque appieno, e l’azienda sicuramente non si farà buona pubblicità!

  4. Io sono d’accordo con tutti voi non fraintendetemi, ma se tu parli male in televisione di qualcuno ti possono denunciare per diffamazione o cmq possono farti causa……. il mondo di internet non è diverso da quello……. dal momento che si pubblica si risponde di quello che si scrive…un diaro scritto lo leggi tu e i tuoi amici stretti ……non lo metti pubblico

  5. Comunque vi invito a leggere “il Minottino” (a parte che basta cercarlo su Google…), che chiunque scriva qualcosa in rete dovrebbe conoscere come le proprie tasche…
    Per dire la mia (e scelgo questo posto, vanne fiero Paz 😉 ) aggiungo a quanto detto giustamente da Cernobil, che un conto è riportare la propria esperienza che – sicuramente – è riscontrabile in ogni momento, e un conto è esprimere giudizi e pareri personali su determinate figure che sono ampiamente tutelate dal nostro (seppur logorroico) sistema giuridico. Anche sulle persone, ovviamente.
    E’ una questione di sottigliezze, ricordiamolo, che l’interpretazione di ciò che è diffamatorio e ciò che invece pertiene alla libera espressione, passa – talvolta – attraverso cavillosità che facciamo fatica a riconoscere.
    Camminiamo su un filo, andare di qua o di la è sempre e solo questione di equilibrio…

  6. Su internet non c’è soltanto il ragazzo anonimo che scrive dietro un blog….ci sono anche blogstar che vengono seguite da migliaia e migliaia di persone…pensate se una di loro scrivesse qualcosa contro qualcuno o qualcosa …si creerebbe un putiferio inimmaginabile….ricordo quando sw4n scrisse che top host faceva schifo perchè era sempre in manutenzione e lo staff lavorava male….nel giro di poco tempo innumerevoli persone migrarono da questo servizio

  7. azz… potrebbe querelarmi il regista del film Fur, visto come ne ho parlato tempo fa da me… oppure Ruggero Deodato per il 2 che ho dato a Cannibal Holocaust… più o meno la cosa è sullo stesso piano…

  8. Strana storia. Ho provato a seguire il link, ma il post incriminato è stato tolto. Boh, qualcosa non mi quadra: il “reato” non mi pare abbastanza grave da giustificare azioni di tale portata e se il blogger fosse in grado di dimostrare che quanto dice è vero, che male ci sarebbe a raccontare i fatti? Poi l’avvocato che lascia un commento… mi convince poco.
    Sui media si sparla di chiunque, allora son tutti denunciabili?
    E anche ammettendo che lo siano, com’è che ci sono blog (anche in splinder) dichiaratamente omofobi che non solo tirano avanti, ma fanno proseliti? Di avvocati commentatori, là, non se ne vedono…
    Ciao, Paz

  9. Non saprei. Comunque, in effetti, la libertà d’opinione travalica il confine della diffamazione quando dice cose “molto scomode” all’AZIENDA.
    A PRESTO!

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