Diaz: Verità proibite

Un altro tassello sulle vicende del G8. A saltare fuori questa volta sono delle foto, anzi, dei fotogrammi. Che non aggiungono nulla allo squallore di quel momento, ma ne rendono visibili le ombre scure, distorte come le verità di quei giorni. Il tutto salta fuori dal materiale che la BBC ha raccolto per un’inchiesta giornalistica che dovrebbe pubblicare a breve. Per l’ennesima volta altrove potranno leggere dell’”Italia”.

Il documento è paradossalmente eccezionale. Perché da un lato rappresenta il punto di non ritorno della vicenda: ecco come le forze dell’ordine hanno truccato le carte, barato, mentito fin dalla prima ora di quella notte dannata. È tutto vero: fu un pestaggio cinico e bestiale, e i servitori dello Stato preferirono raddoppiare l´orrore – aggiungendo alla carneficina l´ingiustizia della prigione – piuttosto che ammettere le proprie responsabilità, il fallimento. Ma d´altro canto, quella spaventosa bugia è così chiara, solare, che persino alcuni avvocati della difesa nella loro recente arringa la davano per scontata. Alla Diaz abbiamo imbrogliato, embé? La catena è stata definitivamente ricostruita nel corso di quasi quattro anni di dibattimento e centocinquanta udienze.

Qui l’articolo con i fotogrammi apparso su Repubblica di Genova